Dieta dell’indice glicemico: la sua utilità

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Dieta dell’indice glicemico: la sua utilità

Si consiglia soprattutto ai pazienti diabetici, ma può essere adottata anche da chi vuole perdere peso in maniera corretta senza troppe rinunce, la dieta dell’indice glicemico che si basa sulla scelta e la combinazione dei cibi che regolano il rilascio di insulina. In base al parametro dell’indice glicemico non bisogna considerare l’apporto calorico di un cibo ma la classificazione degli alimenti contenenti carboidrati in base al loro potenziale di aumentare il livello di glucosio nel sangue ossia all’impatto che ogni alimento ha sul livelli di glicemia: i livelli di glucosio nel sangue aumentano rapidamente quando si mangia un cibo ricco di zuccheri. La classificazione che valuta la concentrazione di glucosio propone delle tabelle che distinguono i cibi ad alto, medio e basso indice glicemico (IG), nella prima voce rientrano tutti quei cibi che vengono rapidamente digeriti e metabolizzati dal corpo, determinando alti picchi di zucchero nel sangue; per quanto riguarda i cibi con indice glicemico medio bisogna sottolineare che si tratta di alimenti con un più basso picco di glicemia per cui sono soggetti ad un più lento assorbimento che producono aumenti graduali dei livelli di zucchero nel sangue e di insulina. Per approfondimenti si rimanda alla lettura di https://www.riza.it/dieta-e-salute/dimagrire/5069/dieta-dell-indice-glicemico-come-funziona.html.

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Quali cibi scegliere

dieta dell'indice glicemico

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La velocità con cui il cibo viene assimilato dal nostro organismo cambia a seconda del tipo di alimento e tenendo conto della sua composizione di nutrienti, non bisogna poi trascurare la combinazione con altri alimenti che nella fase della digestione saranno presenti nello stomaco. Per contrastare lo sviluppo del diabete, per tenere sotto controllo la glicemia e per ridurre i fattori di rischio per alcune malattie croniche, si consiglia di seguire la dieta dell’indice glicemico che non prevede un regime dietetico povero di carboidrati, oppure a basso contenuto di grassi, visto che non raccomanda di contare le calorie, ma di consumare specifici tipi di carboidrati. Ad esempio si possono consumare alimenti quali: cereali da colazione a base di avena, orzo e crusca; pane a base di cereali integrali, farina macinata a pietra o lievito madre; frutta e verdura; invece bisogna limitare il consumo di patate, riso, pasta, dolci, cibi confezionati, bevande gassate e dolcificate.

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