I valori dei trigliceridi alti perchè sono così?
In questo articolo vedremo quando i valori dei trigliceridi alti possono essere una grande minaccia per l’incolumità dell’organismo.
I trigliceridi per essere considerati alti, devono riportare dei valori ematici pari o superiori ai 500 mg/dL. Questi valori così elevati, sono di solito, la conseguenza di una delle seguenti situazioni:
- cirrosi
- iperlipidemia familiare
- ipotiroidismo
- dieta povera di proteine ma ricca di carboidrati
- diabete mal curato
- sindrome nefrosica
- pancreatite
Da effetti a causa
Nel precedente paragrafo abbiamo visto come i trigliceridi elevati possano essere la conseguenza di una precisa situazione sia alimentare che patologica ( Si veda anche Trigliceridi altissimi le cause quali sono?), in questo, invece, vediamo come i trigliceridi elevati possano diventare da semplice sintomo a vera e propria causa. E’ ben noto il fatto che i trigliceridi, se restano nella norma ossia con una concentrazione uguale o inferiore a 150 mg/dL , risultano di fondamentale importanza all’organismo, giacchè ha il compito di trattenere e conferire energia, contrariamente, se raggiunge alte concentrazioni, può dare vita a diverse situazioni patologiche, che vanno dal fegato grasso o steatosi epatica, ad altre più gravi come può essere un infarto e altre malattie cardiovascolari, e altre di natura cerebrovascolare come lo è l’ictus, giacchè vanno ad ostruire le arterie.
I valori ematici dei trigliceridi ( Si veda anche Trigliceridi i valori normali quali sono?), come si può ben intuire, si misurano con un semplice esame del sangue. Affinché possano essere attendibili i risultati di questo esame, il soggetto deve rimanere a digiuno tra le 8 alle 12 ore, prima di sottoporsi al poc’anzi citato esame. I valori ematici dei trigliceridi sono spesso correlati a quelle del colesterolo LDL e HDL; non è raro trovare casi clinici in cui risultano elevati valori dei trigliceridi e del colesterolo LDL noto anche come colesterolo cattivo, e relativi e bassi valori del colesterolo HDL, noto come colesterolo buono. Questo è comprensibile, giacchè il colesterolo buono è quello che tiene bassi i valori del colesterolo cattivo, eliminandolo dalle arterie e portandolo al fegato, dove verrà eliminato, ne consegue che se il colesterolo basso è minimo non riesce nella funzione di pulizia delle arterie e quindi, lascia lì anche i trigliceridi che andranno col tempo a compiere il cattivo compito di ostruire le arterie.