• Adiposi dolorosa quadro clinico

    Adiposi dolorosa quadro clinico

    Il quadro patologico dell’adiposi dolorosa o malattia di Dercum ha un andamento cronico e progressivo con manifestazione di lipomi sottocutanei multipli e dolorosi, in genere la sensazione di dolore aumenta con l’indice di massa corporea; ai lipomi si associano altre condizioni patologiche quali: obesità, astenia, disturbi mentali, depressione, confusione, demenza, epilessia. Di solito la malattia tende a colpire con maggiore incidenza le donne in menopausa, non sono rari  i casi di adiposi dolorosa negli uomini; l’eziologia attualmente non è ben nota, anche se sono state proposte diverse ipotesi in ambito scientifico con lo scopo di spiegare l’attivazione dell’adiposi dolorosa; tra le ipotesi più accreditate si menziona un meccanismo autoimmune, in alcuni casi è emersa una trasmissione autosomica dominante, si è associata inoltre la malattia alla presenza di possibili alterazioni degli acidi grassi o del metabolismo dei carboidrati, alcuni studiosi hanno fatto appello a delle anomalie endocrine. La comparsa dei lipomi può assumere forma localizzata o diffusa, con coinvolgimento di tutti i distretti anatomici, vengono di solito risparmiate le superfici del viso e del collo, invece si registra un maggiore interessamento dei seguenti siti: le ginocchia, la parte superiore delle cosce, la schiena, la parte prossimale delle braccia. I pazienti oltre a sviluppare lipomi sottocutanei possono evidenziarie artralgie ossia manifestazioni di dolore a carico di un’articolazione e del tessuto circostante; talvolta possono sorgere parestesie ed ecchimosi sulla cute sovrastante i depositi lipidici oppure rarefazione dei peli ascellari e pubici. Continue reading

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  • Estratto di basilico sacro azione ipolipemizzante

    Estratto di basilico sacro azione ipolipemizzante

    Si possono ottenere risultati utili nel trattamento naturale dei trigliceridi facendo ricorso ad alcuni specifici oli essenziali tra cui l’estratto di basilico sacro che possiede un’azione ipolipemizzante a cui si associa un’azione antiossidante efficace per contrastare l’ipercolesterolemia. Conosciuto anche con il nome di basilico tulsi, da diversi studi clinici condotti sull’uomo è emerso che tale rimedio naturale è in grado di promuovere un valido effetto antidiabetico che agisce per ridurre la glicemia, equilibrare i profili lipidici, in questo modo in maniera indiretta si svolge anche un’azione di protezione nei confronti del fegato e dei reni contrastando i danni metabolici causati da alti livelli di glucosio a livello ematico. La specifca azione di tipo ipolipemizzante promossa dal basilico tulsi si deve alla presenza dell’eugenolo un principio attivo in grado di controllare i livelli di glucosio nel sangue, favorendo questa azione ne consegue così un controllo anche sui livelli dei trigliceridi che possono essere abbassati in maniera naturale ricorrendo a questo olio essenziale che può essere assunto per via orale aggiungendo una o due gocce in acqua calda oppure in diversi tipi di infusi, in commercio è possibile reperire diversi tipi di integratori a base di basilico tulsi. Continue reading

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  • Lipidosi lisosomiale: cause, sintomi, terapie

    Lipidosi lisosomiale: cause, sintomi, terapie

    Le patologie causate da disfunzioni lisosomiali da carenza di un enzima necessario per il metabolismo di lipidi, glicoproteineo, mucopolisaccaridi vengono classificate come lipidosi lisosomiale. I lisosomi sono dei vacuoli rivestiti da membrana e contenenti enzimi a cui spetta il compito di sistema digerente della cellula svolgendo così un ruolo centrale nel metabolismo delle sostanze endogene, che potrebbero risultare tossiche nel caso in cui venissero accumulate all’interno della cellula; nel caso di deficit degli enzimi presenti all’interno dei lisosomi si verificano delle alterazioni dei prodotti di rifiuto del metabolismo cellulare che possono provocare di fatto un accumulo all’interno della cellula che viene esposta al rischio di morte cellulare. Le malattie da accumulo lisosomiale o LSD (Lysosomial Storage Disease) sono alquanto numerose e formano una classe di patologie che annovera al suo interno circa 50 malattie dovute a diversi difetti genetici che determinano un accumulo di metaboliti o sostanze nei lisosomi con conseguente perdita di funzionalità cellulare: di fatto i prodotti in eccesso destinati alla demolizione enzimatica da parte degli enzimi si agglomerano nella cellula come conseguenza diretta di deficit genetici ereditati dovuti ad una carenza oppure all’assenza enzimatica. Continue reading

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  • Fibrati azione ipolipidemizzante

    Fibrati azione ipolipidemizzante

    Per abbassare i valori di colesterolo ed i livelli plasmatici di trigliceridi vengono prescritti i fibrati, dei farmaci specifici capaci di attivare un’azione ipolipidemizzante agendo a diversi livelli. Questa classe di farmaci è in grado di stimolare il catabolismo delle VLDL ossia delle particelle lipoproteiche che trasportano i trigliceridi ed il colesterolo nel sangue, un’attività mediata dall’attivazione dell’enzima lipasi lipoproteica in grado di idrolizzare i trigliceridi; inoltre i farmaci fibrati sono capaci di ridurre la sintesi di VLDL a livello epatico quindi sono in gardo di facilitare l’eliminazione biliare del colesterolo inibendo l’attività dell’enzima HMG-CoA-reduttasi che a livello epatico prende parte alla produzione di colesterolo; infine stimolando la sintesi della lipoproteina Apo A1 questi farmaci vanno ad incrementare i livelli di colesterolo buono in misura del 10-15%. Oltre ad essere prescritti per ridurre i valori dei lipidi ematici, i fibrati trovano altro impiego terapeutico, nello specifico la classe del bezafibrato e del fenofibrato abbassano la concentrazione a di fibrinogeno, una proteina coinvolta nel processo di coagulazione del sangue, favorendo il calo dei livelli della fibrinogenemia e riducendo l’aggregabilità piastrinica il sangue perde di densità, riducendo così il rischio di formazione di trombi nei vasi sanguigni. Continue reading

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  • Controllare i livelli di trigliceridi e colesterolo gemmoderivati

    Controllare i livelli di trigliceridi e colesterolo gemmoderivati

    Tra i rimedi naturali utili per controllare i livelli di trigliceridi e colesterolo si consigliano anche alcuni gemmoderivati che permettono di regolare i livelli ematici dei lipidi prevenendo così la possibile insorgenza di malattie cardiovascolari e diversi disturbi di salute.  Il colesterolo cattivo risulta costituito da lipoproteine a bassa densità (LDL – Low Density Lipoprotein), quando le LDL si attestano su valori normali forniscono alle cellule il corretto fabbisogno di colesterolo, nel caso in cui i trasportatori del colesterolo nel sangue risultano in eccesso le cellule continuano ad inglobare LDL, la loro sintetizzazione determina un residuo insolubile di colesterolo che causa l’ispessimento delle arterie, una condizione che provoca l’insorgenza di molte malattie cardiovascolari. Per controllare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue si raccomanda l’assunzione di alcune macerazioni glicoliche di tessuti meristematici di alberi ed arbusti e tra i gemmoderivati più efficaci in tal caso si consiglia il gemmoderivato di olivo da assumere prima dei pasti per agire sul metabolismo lipidico favorendo la riduzione dei livelli di trigliceridi e di colesterolo nel sangue; questo preparato naturale ha proprietà ipotensiva, antisclerotica, ipocolesterolemizzante valide per abbassare alti livelli di trigliceridi, valori eccessivi di colesterolo, arteriosa alta, ma anche per risolvere il quadro clinico legato a sindromi sclerotiche provocate dalla senilità oppure dal diabete. Continue reading

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  • Regolare i livelli del colesterolo garcinia

    Regolare i livelli del colesterolo garcinia

    Tra i rimedi naturali utili per regolare i livelli del colesterolo e degli zuccheri nel sangue bisogna menzionare il consumo di garcinia, una pianta della famiglia delle Clussiaceae, originaria delle foreste del sud-est asiatico e delle zone a clima tropicale dell’India meridionale. Si tratta di una pianta legnosa sempreverde di piccole dimensioni che produce un frutto simile ad una zucca gialla. La garcinia grazie alla sua azione brucia-grassi esplicata principalmente dalla buccia del frutto viene utilizzata da secoli dalle popolazioni asiatiche agendo come inibitore dell’assorbimento e dell’accumulo del tessuto adiposo. La scorza del suo frutto è infatti ricco di rincipi attivi benefici quali: carotenoidi, flavonoidi, polisaccaridi, pectine, vitamine, acido idrossicitrico (HCA), una sostanza capace di bloccare l’azione dell’enzima ATP citratoliasi che assume un ruolo centrale nel processo di metabolizzazione dei grassi; nello specifico l’acido idrossicitrico se assunto regolarmente dall’uomo in grado sciogliere ed eliminare il grasso in eccesso dall’organismo in quanto va ad inibire la sintesi di acetilcoenzima A, un substrato energetico utilizzato dall’organismo per la sintesi del colesterolo di altri lipidi. Le ricerche condotte in ambito scientifico confermano che l’assunzione di garcina riduce la produzione di colesterolo e di trigliceridi a partire dagli zuccheri, visto che la pianta possiede un effetto ipocolesterolemizzante. Continue reading

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  • Ridurre i livelli di trigliceridi agar agar

    Ridurre i livelli di trigliceridi agar agar

    Un rimedio naturale impiegato per ridurre i livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue è l’agar agar ossia una sostanza che deriva dal polissaccaride agarosio che compone le pareti cellulari delle alghe rosse  Agarophyte.  Oltre a promuovere l’abbassamento dei trigliceridi ematici questa sostanza presenta altre proprietò benefiche a partire da un’azione depurativa che favorisce l’espulsione delle tossine dal corpo, inoltre questa sostanza gelatinosa è capace di stimolare il movimento intestinale attivando un effetto di tipo lassativo utile per favorire la regolarità intestinale. La ricca concentrazione di fibre solubili contribuisce a dare un senso si sazietà, per cui inibisce il senso di fame in caso di appetito eccessivo favorendo così la perdita di peso, queste fibre permettono non solo di disciplinare l’appetito ma imprigionano anche una parte di grassi e di zuccheri assunti nel corso dell’alimentazione, di fatto l’agar agar è in grado di regolare i trigliceridi e contrastare il diabete ma allo stesso modo è un rimedio utile per migliorare la fase digestiva. Continue reading

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  • Riso rosso proprietà ipolipidemizzanti

    Riso rosso proprietà ipolipidemizzanti

    Anche in occidente sono apprezzati i benefici del riso rosso fermentato conosciuto per le sue proprietà ipolipidemizzanti a cui si associano altre virtù note sin dal passato dalla fitoterapia cinese. Da diversi studi scientifici è stato rivelato che il riso rosso fermentato è in grado di regolare i livelli di colesterolemia totale, colesterolo LDL e trigliceridemia. Si tratta di una qualità di riso, che deve il suo nome alla caratteristica colorazione determinata dalla fermentazione attivata dal Monascus purpureus o lievito rosso: durante la sua attività fermentatrice il lievito si arricchisce di monacoline, delle sostanze a cui attribuire un’efficace attività ipocolesterolemizzante. Tra queste sostanze si ritrova la monacolina K a cui è possibile attribuire un’azione farmacologica paragonabile al principo attivo della lovastatina, un farmaco della famiglia delle statine, questa componente presente nel riso rosso ha la capacità di inibire la HMG-CoA reduttasi, un enzima che assume un ruolo centrale nella biosintesi del colesterolo. Oltre ad essere in possesso di una valida proprietà ipolipidemizzante, il riso rosso fermentato è capace di ridurre il rischio cardiovascolare in quanto stimola l’attivazione di azioni antiaterosclerotiche. Continue reading

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  • Acerola per ridurre il livello di glucosio e trigliceridi

    Acerola per ridurre il livello di glucosio e trigliceridi

    Nella prevenzione del diabete e di diverse malattie cardiovascolari sono di grande ausilio diversi rimedi naturali come ad esempio l’acerola che sembra essere utile per ridurre il livello di glucosio e trigliceridi, ma questo frutto tropicale possiede altre proprietà benefiche. L’ampio spettro delle virtù curative del frutto si devono ai suoi componenti quali: vitamina C, vitamine del gruppo B, antociani, flavonoidi, carotenoidi, magnesio, ferro e calcio. Dai risultati ottenuti da recenti studi è emerso che il regolare consumo di succo di acerola contribuisca a diminuire significativamente il tasso di glucosio e di trigliceridi a livello ematico, questo frutto inoltre sarebbe in grado d favorire l’aumento dei valori del colesterolo buono (HDL); grazie a questa duplice azione il frutto sarebbe quindi un ideale alleato nella prevenzione del diabete e delle malattie cardiovascolari. In commercio non è facile trovare il frutto fresco a causa della sua alta degradabilità, è più facile reperire invece succhi, puree, gelati in quanto il frutto viene esportato dopo aver subito essiccazione o congelamento della polpa, inoltre si trova comunemente  la formulazione dell’acerola C  in compresse, polvere sfusa o succo concentrato. Prima di assumere il rimedio naturale è bene consultare il proprio medico curante, soprattutto se si segue una cura farmacologica, si sconsiglia poi l’assunzione dell’acerola in caso di gastrite e calcolosi renale. Continue reading

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  • Influenza negativa alti livelli di metilgliossale

    Influenza negativa alti livelli di metilgliossale

    Tra le sostanze che possono incidere sul colesterolo HDL rendendolo inefficace nei confronti del colesterolo LDL bisogna segnalare l’influenza negativa esercitata dagli alti livelli di metilgliossale nel sangue. Il metilgliossale è uno zucchero presente nel miele, in particolare nel miele di Manuka, ma che si può formare nel corpo anche a partire dal glucosio, capace di sovvertire il comportamento del colesterolo buono che solitamente possiede delle caratteristiche protettive nei confronti del colesterolo cattivo. Questo effetto ostile del metilgliossale sui lipidi a livello ematico è stato accertato da uno studio condotto da un team di ricerca della Warwick Medical School e coordinato dalla dottoressa Naila Rabbani, successivamente pubblicato sul Journal Nutrition and Diabetes; i ricercatori hanno osservato alti livelli di questa sostanza zuccherina soprattutto nelle persone affette da diabete, da patologie renali e nei soggetti anziani. Secondo i risultati della ricerca, il metilgliossale potrebbe essere causa di livelli bassi  di colesterolo buono e potrebbe essere uno dei fattori eziologici alla base di alcune malattie cardiache. Continue reading

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