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Tag Archives: malattie cardiovascolari

Malattie cardiovascolari biomarcatori

Malattie cardiovascolari biomarcatori

Le malattie cardiovascolari rappresentano un grave problema di salute pubblica, per tale ragione verso di esse è sempre molto vivo l’interesse con lo scopo principale di identificare nuovi fattori di rischio cardiovascolare per migliorare la conoscenza della malattia e favorire l’identificazione dei fattori di rischio che vengono ricercati tramite lo studio di biomarcatori circolanti. Tra le principali cause che giocano un ruolo centrale nello sviluppo di queste condizioni patologiche bisogna segnalare condizioni quali: l’età, il sesso maschile, il fumo, la familiarità per cardiopatia ischemica, il diabete mellito, l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia; questi fattori di rischio da soli non sono sufficienti ad interpretare tutti i casi di infarto che si registrano nei soggetti considerati non a rischio. Con lo scopo di fornire una spiegazione più esaustiva sull’eziologia delle malattie cardiovascolari sempre più frequentemente gli studi clinici si indirizzano verso l’individuazione di nuovi marcatori legati a cicli metabolici oppure alla componente genica, per poter identifcare lo sviluppo di una determinata patologia cardiovascolare. Per approfondimenti si rimanda alla lettura di http://www.laboratoriogenoma.eu/prestazioni_sottocategoria.asp?IdCat=17&IdSubCat=823. Continue reading

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TMAO aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari

TMAO aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari

Un gruppo di ricercatori della Cleveland Clinic, in Ohio, ha scoperto che delle sostanze contenute in alcuni alimenti, vengono trasformate dai batteri dell’intestino in sostanze pericolose per la salute dell’uomo come il TMAO (trimetilammina-N-ossido) che provocherebbe un aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. In base alle indagine condotte dai ricercatori sui topi è stato evideziato che l’aumento del rischio cardiovascolare sarebbe da imputare all’influenza negativa del TMAO (presente nelle carni, nel pesce fresco, in bibite energetiche, in integratori) esercitata sul metabolismo del colesterolo, da cui dipenderebbe la formazione di placche aterosclerotiche. Il TMAO deriva dal metabolismo della carnitina da parte di alcuni batteri intestinali, la concentrazione di carnitina che non viene assorbita nel tenue viene digerita da alcuni batteri presenti nel colon. I livelli di batteri produttori di TMAO nella flora intestinale risultano alquanto numerosi nei soggetti che sono soliti consumare carne rossa, invece questi batteri sono meno presenti nell’intestino di soggetti latto-ovo-vegetariani e nei vegani. La carnitina viene convertita dal microbiota in trimetilammina che a sua volta viene ossidata nel fegato in TMAO entrando nel flusso sanguigno, per questa ragione può causare un eccessivo accumulo di colesterolo nelle cellule infiammatorie che formano la placca aterosclerotica nelle arterie esponendo il soggetto ad un maggiore rischio di andare incontro ad attacco di cuore ed ictus. Continue reading

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Omocisteina valori alti: aumento dell’incidenza di malattie cardiovascolari

Omocisteina valori alti

Tra i parametri da controllare per valutare lo stato di salute di una persona bisogna prestare attenzione anche all’omocisteina, un amminoacido che contiene zolfo e che si forma dalla trasformazione enzimatica della metionina, un altro aminoacido solforato essenziale che si trova principalmente negli alimenti proteici. Se si riscontra un’eccesiva concentrazione ematica di omocisteina nel sangue ci si trova dinanzi ad un fattore di rischio cardiovascolare, l’iperomocisteinemia arreca dei danni maggiori rispetto al colesterolo. Infatti l’elevato livello di questo amminoacido da solo è in grado di aumentare l’incidenza di malattie cardiovascolari senza che ci siano altri fattori predisponenti, i rischi possono evidenziarsi già in presenza di valori superiori a 10-12 µmoli per litro, in questa circostanza il soggetto è esposto ad andare incontro a condizioni preoccupanti che possono implicare ictus, aterosclerosi, infarto del miocardio. Tra le cause che possono determinare l’iperomocisteinemia oltre a menzionare la dieta ci sono anche altri fattori eziologici quali: la presenza di fattori genetici oppure di malattie ereditarie, anche l’assunzione di alcuni farmaci può favorire la concentrazione di omocisteina a livello ematico. Maggiori informazioni si trovano su Lipidi nel sangue: colesterolo buono e cattivo. Continue reading

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