Trigliceridi alti: l’importanza dell’alimentazione
Probabilmente avete già sentito parlare dei trigliceridi e sapete che livelli di trigliceridi alti nel sangue rappresentano un fattore di rischio per la salute. Ma cosa sono esattamente i trigliceridi e che cosa hanno a che fare con il diabete e con un gruppo di sintomi preoccupanti chiamato la “sindrome metabolica”? Se gli esami del sangue evidenziano un problema di trigliceridi alti quale dieta è opportuno seguire? E’ fondamentale seguire una dieta sana ed equilibrata a cui associare un esercizio fisico costante. L’obiettivo dovrebbe essere quello di mangiare solo la quantità di carburante necessaria a svolgere la propria attività quotidiana, compatibilmente con il proprio stile di vita.
Trigliceridi alti: cosa sono?
In poche parole i trigliceridi sono grassi. In realtà, non potremmo vivere senza di essi in quanto ci consentono di immagazzinare energia, fondamentale per il funzionamento stesso del nostro organismo. Se i trigliceridi sono grassi, e il grasso è energia, livelli elevati nel sangue significa che stiamo solo immagazzinando più energia? Purtroppo non è così. Il nostro corpo non è sempre in grado di immagazzinare quell’energia “in più” in modo efficiente. Per prima cosa infatti, le cellule di grasso tendono ad attrarre le cellule infiammatorie ed alcune di esse, chiamate citochine , aumentano il rischio di sviluppare il diabete. Il grasso in forma di trigliceridi , tende inoltre ad estendersi verso altri tessuti come il fegato e i muscoli, compromettendone il funzionamento.
Trigliceridi alti: cosa mangiare e cosa evitare
Che cosa si dovrebbe mangiare quando i valori nel sangue sono elevati ? Innanzitutto va sottolineato che non importa tanto la quantità del cibo, dunque non è una questione meramente di calorie. Una dieta per i trigliceridi alti deve essere essenzialmente a basso contenuto di grassi saturi, colesterolo e carboidrati semplici. Quando si cerca di ridurre i trigliceridi , si dovrebbe limitare drasticamente l’apporto di carboidrati e zuccheri raffinati tra cui lo zucchero bianco, il miele e gli altri dolcificanti, i dolciumi in genere, i prodotti da forno, la pasta normale, il riso bianco e qualsiasi cosa fatta con la farina bianca (raffinata o arricchita), compresi panini per tramezzini, cereali e dolci. Meglio quindi puntare sui carboidrati di alta qualità – verdura, frutta, alimenti integrali e ricchi di fibre come il riso e il pane integrali o la pasta di grano intero, e i cereali come l’avena.
Per i trigliceridi alti, tagliare il consumo di cibi ad alto contenuto calorico e di bevande zuccherate deve diventare una priorità, così come inserire più frutta e verdura nella dieta. Un’alimentazione ricca di grassi saturi e trans aumenterà i livelli di trigliceridi nel sangue. Diminuendo il consumo di questi grassi malsani è dunque particolarmente importante: carne rossa, pelle di pollame, burro, latte intero e altri prodotti caseari pieni di grassi, andrebbero significativamente limitati. Dal momento che i grassi trans sono ancora più dannosi dei grassi saturi, è utile controllare attentamente le etichette nutrizionali sulle confezioni di margarine, snack, prodotti da forno e altri prodotti industriali. Si dovrebbero inoltre incrementare l’assunzione di grassi omega-3, benefici per il cuore e soprattutto efficaci nel ridurre i livelli di trigliceridi. Mangiare almeno due porzioni di pesce (salmone, aringhe, sgombri, sardine, trota) ogni settimana, è un’abitudine salutare, e deve rappresentare l’alternativa alla carne rossa.
Se i livelli di colesterolo e trigliceridi sono molto elevati, il medico può anche prescrivere farmaci specifici.