Trigliceridi alti fibrinolisi: l’influenza
Un livello di trigliceridi alti aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, poiché un surplus di lipidi a livello ematico interferisce con la fibrinolisi, ovvero con il processo che permette di equilibrare il sistema della coagulazione del sangue. Si tratta di un processo di natura enzimatica che ha il compito principale di scomporre i coaguli di sangue che possono formarsi nei vasi sanguigni, la formazione dei coaguli è pericoloso per la salute del soggetto in quanto può andate incontro a trombosi. In presenza di un grumo di sangue ossia di un trombo si può verificare un’ostruzione di diversa entità del vaso sanguigno in cui ha avuto sede alimentando così l’insorgenza della trombosi. In alcuni casi invece le complicanze legate all’aumento dei trigliceridi nel sangue, che inibiscono il corretto funzionamento della fibrinolisi, possono portare allo sviluppo dell’embolia che viene a verificarsi come conseguenza del distaccamento di un grumo di sangue che può andare ad ostruire un piccolo vaso sanguigno delineando delle conseguenze più o meno gravi. Altre notizie su Lipidi nel sangue: colesterolo buono e cattivo.
Il sistema della fibrinolisi
La corretta esecuzione della fibrinolisi protegge l’organismo da pericolosi eventi quali la trombosi e l’embolia, per cui è opportuno scongiurare un aumento significativo dei trigliceridi nel sangue che può determinare l’innesto di malattie cardiovascolari. Alla fibrinolisi vanno imputate infatti delle funzioni indispensabili per il bilanciamento della coagulazione del sangue, in quanto attraverso tale processo non solo vengono dissolti i complessi solubili di fibrina ma contrasta anche la formazione del tappo emostatico dove si evidenzia un danno vascolare; infine la fibrinolisi rimuove la fibrina al termine dei processi riparativi. Il sistema della fibrinolisi si articola in due tappe: il meccanismo cellulare prende avvio quando i globuli bianchi nelle vicinanze del coagulo liberano sostanze enzimatiche che permettono di disgregare il coagulo; il secondo atto si esplica attraverso il meccanismo plasmatico che consente la trasformazione del plasminogeno in plasmina, che rappresenta l’enzima che prende parte alla formazione di prodotti di degradazione del fibrinogeno e della fibrina. Per maggiori informazioni si rinvia all’articolo Trigliceridi alti soia: l’utilità della lecitina.