Trigliceridi alti i sintomi da conoscere per riconoscere
Si è solito pensare che dietro i trigliceridi alti si nasconda una sintomatologia silente e a volte inesistente, ma non sempre è così, molto spesso i sintomi ci sono, ma non sono facilmente identificabili. Quindi, lo scopo di questo articolo è quello di dimostrare che in caso di trigliceridi alti i sintomi esistono, anche se tale sintomatologia non può essere generalizzata. La sintomatologia a cui si fa riferimento in questo articolo è quella che prevede i seguenti segnali:
- dolore addominale
- inappetenza
- nausea
- vomito
- febbre
La presenza dei suddetti sintomi non indica solo l’ipertrigliceridemia ma anche che la lunga permanenza della stessa ha portato a danni gravi come una pancreatite. Quindi, è importante tenere sotto controllo l’alimentazione, ma anche i valori ematici dei trigliceridi accompagnati da quelli del colesterolo LDL, mediante un semplice esame del sangue. ( Si veda anche Trigliceridi alti i sintomi quali sono?).
Terapia efficace
Molti credono che per abbassare i trigliceridi sia sufficiente seguire una giusta dieta, equilibrata e povera di grassi. Questa convinzione deve essere cambiata, perchè la sola riduzione dell’apporto calorico non basta a limitare la presenza ematica dei trigliceridi, e per questo motivo che la dieta deve essere sempre accompagnata da una leggera e quotidiana attività fisica. La stessa si basa su esercizi semplici, come lo può essere la cyclette, oppure una passeggiata a piedi; attività leggere, insomma, quelle che obbligano il corpo a sfruttare le riserve di grasso e non solo il glucosio. Questo perchè, il grasso di riserva non è altro che grasso alimentare non metabolizzato e trasformato in trigliceridi.
In sintesi i trigliceridi alti nella fase iniziale sono asintomatici, quando permangono a lungo possono far insorgere gravi complicazioni, come pancreatite, epatite e malattie cardiovascolari. ( Si veda in merito anche il seguente articolo Trigliceridi alti: un fattore di rischio).