Trigliceridi alti rischio cardiovascolare

Trigliceridi alti
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Trigliceridi alti rischio cardiovascolare: una stretta relazione

In caso di ipertrigliceridemia è necessario controllare periodicamente i valori di trigliceridi alti per prevenire il rischio cardiovascolare a cui imputare diverse condizioni patologiche. Quando si evidenzia una concentrazione sanguigna di questi lipidi superiore a 200 mg/dL allora si riscontra uno stato di ipertrigliceridemia che deve essere risolto attraverso uno specifico trattamento dietetico da poter associare con una terapia farmacologica ed una regolare attività fisica. I trigliceridi infatti costituiscono un marker importante per la salute dell’organismo con cui è possibile valutare il rischio cardiovascolare che si traduce in genere in una maggiore esposizione nei confronti di malattie che possono portare anche a delle complicanze gravi quali: angina pectoris, coronaropatie,  trombosi, infarto. I trigliceridi alti sono potenzialmente pericolosi in relazione al tipo di lipoproteine in cui questi grassi vengono immagazzinati, in prevalenza i lipidi si concentrano all’interno di chilomicroni, VLDL e ILDL. Sono maggiormente esposti al rischio cardiovascolare i soggetti che evidenziano la sindrome metabolica, un quadro clinico caratterizzato non solo da valori alti di trigliceridi ma anche da altri fattori preoccupanti quali: obesità addominale, glicemia alta, ipertensione, ipercolesterolemia. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura di Valore dei trigliceridi: un po’ di chiarezza.

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Come prevenire un eventuale rischio cardiovascolare

trigliceridi alti rischio cardiovascolare

trigliceridi alti rischio cardiovascolare

In caso di ipertrigliceridemia persistente le probabilità di incorrere in un problema di tipo cardiovascolare aumentano esponenzialmente per tale ragione è opportuno adottare delle adeguate norme dietetiche e comportamentali da correlare con regolari controlli medici. Bisogna intervenire non solo adottando una dieta ipocalorica sana ed equilibrata, ricca di vitamine ed antiossidanti, ma è opportuno raggiungendo e mantenendo il peso forma attraverso una regolare attività fisica che mira allo stesso tempo a ridurre i livelli di trigliceridi nel sangue. Si consiglia inoltre di smettere di fumare e di bere bevande alcoliche che rappresentano due tra le principali cause di ipertrigliceridemia. Se dalle analisi del sangue continuano ad evidenziarsi dei valori anomali di questi lipidi che non riescono a calare  allora si potrò seguire una terapia farmacologica adeguata, che di solito prevede l’uso di fibrati. Ulteriori notizie si trovano su La giusta dieta per i trigliceridi alti.

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