Trigliceridi alti sintomi: quando si parla di trigliceridi?

Trigliceridi alti
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Trigliceridi alti sintomi: quali rischi comportano?

Si parla di trigliceridi alti quando le analisi ematiche segnalano valori superiori ai 200 mg/dl. Chi ha i trigliceridi alti sintomi avvertiti sono soltanto di lieve entità e spesso ci si accorge di tale evenienza solo in maniera casuale. I rischi che possono intercorrere per un paziente con i trigliceridi alti sono i seguenti:

  • coronopatie
  • infarto
  • trombosi
  • angina pectoris

Secondo gli ultimi studi è stato appurato che avere valori elevati di trigliceridi possono essere molto più rischiosi per le persone che soffrono di diabete e per le donne. I fattori che portano ad un aumento di tali valori possono essere tanti come:

  • obesità
  • mancanza di attività fisica
  • abitudini dietetiche scorrette
  • alcuni diuretici
  • pillola anticoncezionale
  • gravidanza
  • fumo
  • abuso di alcool

Per ulteriori approfondimenti leggi l’articolo Trigliceridi alti sintomi: dieta e i giusti rimedi.

Come si effettua la diagnosi?

trigliceridi alti sintomi

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Per effettuare una giusta diagnosi, l’esperto deve dapprima conoscere i livelli di trigliceridi presenti nel sangue. Tali livelli vengono misurati attraverso un semplice esame del sangue. E’ opportuno che il prelievo venga fatto a digiuno almeno da 12 ore, poichè l’assunzione di liquidi o di cibi può creare un aumento temporaneo dei trigliceridi presenti nel sangue. Ma se dall’esame, si riscontra un numero elevato, allora in questo caso è opportuno eseguire altri tipi di esami al fine di scongiurare altre patologie.

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Una volta individuata la causa, diverse sono le terapie che possono essere prese in considerazione:

  • dieta alimentare: si basa soprattutto su un’alimentazione povera di grassi animali e di grassi saturi. Per ulteriori approfondimenti leggi l’articolo Dieta per trigliceridi alti: ecco come abbassare i valori;
  •  stile di vita sano: purtroppo, sono molte le persone che trascurano l’importanza dello sport. Ma è necessario praticare attività sportiva regolarmente. Ma per coloro che non vogliono andare in palestra possono anche limitarsi a fare una passeggiata quotidiana di circa 40 minuti a passo svelto;
  • trattamento farmacologico: nei casi in cui la sola dieta non basta per abbassare i valori dei trigliceridi, i pazienti possono ricorrere alla cura farmacologica. Si tratta di alcuni farmaci contenenti fibrati, o vitamina C e vitamina B3 combinati assieme, oppure possono essere somministrati medicinali  a base di statine ma solo in casi di iperlipidemia combinata (ossia trigliceridi e colesterolo).
  • rimedi omeopatici o naturali: sono molte le persone che decidono di ricorrere ai rimedi naturali per diminuire tali valori. La fitoterapia propone composti di omega3, cardo mariano, tarassaco.
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