Trigliceridi dieta consigliata: come comportarsi a tavola
Trigliceridi dieta consigliata: quanto influisce l’alimentazione sui valori trigliceridi nel sangue? Alti livelli di trigliceridi nel sangue sono associati ad un maggiore rischio di malattie cardiache e ictus – negli uomini come nelle donne -. Altre condizioni, come la sindrome metabolica, l’obesità, il diabete di tipo 2, l’ipotiroidismo e i disturbi renali o epatici, sono spesso accompagnati da elevati livelli di trigliceridi. Mangiare in modo “intelligente”, praticare esercizio fisico ed eliminare i chili di troppo, sono alcuni dei semplici, ma fondamentali, cambiamenti del proprio stile di vita, per normalizzare i livelli di trigliceridi. Solo se necessario, il medico può prescrivere farmaci per agevolare una ulteriore riduzione dei valori nel sangue.
Trigliceridi e alimentazione: alleati e nemici della salute
I trigliceridi sono composti da molecole di grassi e zuccheri legate insieme e strettamente connessi ai valori di colesterolo “buono” nel sangue (HDL). Qualsiasi alimento che abbassa l’HDL tende ad aumentare i trigliceridi. In una dieta trigliceridi consigliata, è pertanto utile ridurre il consumo di alimenti con elevato contenuto di grassi saturi come carne rossa grassa, pelle di pollame, burro, lardo, prodotti lattiero-caseari ricchi di grassi e crostacei e privilegiare invece il consumo dell’olio di oliva. Cosa portare in tavola e cosa eliminare?
Ridurre i carboidrati semplici
Dietisti ed esperti di nutrizione raccomandano un consumo moderato di carboidrati raffinati nella dieta, e invitano a scegliere cereali integrali, più ricchi di fibre. Ad esempio, invece della farina bianca e dei prodotti con essa preparati (come cracker, pane, pasta, riso o panini per tramezzini), si dovrebbero scegliere pane di grano intero, pasta e riso integrale. I carboidrati raffinati aumentano infatti lo zucchero nel sangue, stimolando la produzione di insulina che, a sua volta, innalza il livello trigliceridi. Anche le bevande contenenti zuccheri semplici come i succhi di frutta andrebbero consumate con moderazione mentre vino e superalcolici sono riservare alle grande occasioni, o per un brindisi occasionale
Ridurre la quantità di grassi saturi e grassi trans
Iniziate evitando o limitando drasticamente burro, crema di formaggio, lardo, panna acida, torte, biscotti, caramelle, salse a base di panna e condimenti per insalate, carni ad alto contenuto di grassi (compresi hamburger grassi, salsiccia, pancetta, salame, costolette di maiale e hot dog). Scegliete, piuttosto, carni magre (pollo e tacchino, carne magra di manzo e carne magra di maiale) pesce e prodotti lattiero-caseari a ridotto contenuto di grassi. Incrementate il consumo di soia nella vostra dieta quale importante fonte di proteine salutari. Scegliete alimenti di soia di alta qualità come tofu, tempeh, latte di soia e fagioli di soia.
Tagliare le calorie e perdere peso
Perdere peso contribuisce a ridurre ulteriormente i livelli di trigliceridi dal momento che esiste una chiara correlazione tra obesità e trigliceridi alti.Una riduzione di 500 calorie al giorno – tenuto naturalmente conto del proprio fabbisogno calorico – , si può tradurre nella perdita di 1 chilo a settimana. La pratica regolare di esercizio contribuisce ad accelerare il metabolismo e, quindi, a smaltire i chili in eccesso.
Trigliceridi: il pesce e gli Omega-3
Gli acidi grassi Omega-3 sono grassi essenziali per il benessere dell’organismo, essi aiutano a ridurre infiammazione, pressione alta e trigliceridi, aumentando il colesterolo HDL e rendendo più fluido il sangue, scongiurando la formazione di coaguli. Se il valore trigliceridi nel sangue è elevato, si consiglia di consumare almeno tre porzioni di pesce ogni settimana: tra i più ricchi ricchi di mega-3 vi sono salmone selvatico (fresco, in scatola), aringhe, sgombri, sardine, acciughe, ostriche del Pacifico…Altre fonti di grassi omega-3 sono uova, semi di lino macinati, semi di chia, noci, alghe, olio di colza e soia.
Infine il fumo, causa di infiammazione non solo nei polmoni, ma in tutto il corpo. La condizione infiammatoria può determinare aterosclerosi, coaguli di sangue e accentuare il rischio di attacco di cuore. Fumare altera tutti gli indicatori di salute del nostro motore. Se avete colesterolo alto, trigliceridi alti o pressione alta, il fumo va eliminato.